Una storia vera, toccante e attuale. Un libro che si legge in poche ore e che fa riflettere.
La storia è quella del piccolo Fahim Mohammad che deve lasciare il Bangladesh per sfuggire ad un possibile sequestro.
Fahim ha otto anni e non è ricco ma neanche povero, vive con mamma e papà e fratelli, ma ha un problema: è bravo a giocare a scacchi.
Sradicato dal suo mondo e dalla sua famiglia, arriva in Francia col padre, ma li l'odissea continua consumandosi come quella di molti altri immigranti clandestini. Grazie alle sue doti scacchistiche la storia "sembra" chiudersi a lieto fine.
Oggi ha quattordici anni. Nel 2012 ha ottenuto il titolo di campione francese di scacchi e l’anno successivo ha vinto il campionato mondiale studentesco.
Non è solo la storia di un piccolo uomo, ma anche del padre, che per amore del figlio lascia tutto: moglie, figli, lavoro, dignità , perde ogni cosa. Viene costretto in un limbo di inutilità dalla nostra società burocrate ed insensibile, perbenista ed ipocrità . Ci sono andato pesante?
Non vorrei scrivere di più per non rovinarvi la storia. Buona Lettura.
Gianluca