220px-Chess piece - White bishop

<Corso Base>

 

Si è già detto che la terminologia militare a volte viene usata negli scacchi, il motivo è presto detto: fin dalle sue origini il gioco raffigurava due eserciti in guerra tra loro.
Ebbene, questo esercito ha nel tempo cambiato leggermente i suoi connotati da quando si raffiguravano gli elefanti al posto degli attuali alfieri.

 

Il gioco che conosciamo noi ha cominciato ad assumere i suoi connotati, probabilmente nel rinascimento quando nelle corti il Vescovo o l'eclesiastico aveva un ruolo molto influente.


L'Alfiere, o Vescovo (Bishop) come lo chiamano gli anglosassoni, è forse il Mazzarino o Richelieu della situazione o il Rui Lopez chi lo sa, ad ogni modo assieme al cavallo è uno dei "pezzi leggeri" in contrapposizione ai "pezzi pesanti" Torre e Regina.

 

Il suo valore è superiore a quello del pedone dato che la sua azione è molto più estesa.

 

Come muove

  • Ogni formazione dispone di due alfieri che si collocano inizialmente a fianco di Re e Regina. I due Alfieri vengono denotati con l'appellativo "campo chiaro" e "campo scuro" ad indicare che uno si sposta soltanto nelle case chiare e l'altro in quelle scure .
  • L'Alfiere si muove soltanto in diagonale e non può saltare i pezzi, peculiarità come vedremo soltanto del Cavallo.
  • L'Alfiere mangia i pezzi avversari che si trovano sul suo percorso: in diagonale! 

 

alfiere 01 alfiere 02

 

Dalle immagini si evince che più l'Alfiere è in posizione centrale più la sua influenza è grande, peculiarita questa anche degli altri pezzi. Un altra deduzione che possiamo fare è che meno ostacoli ci sono più l'alfiere è forte, perchè ha più libertà d'azione, mentre come vedremo il Cavallo risente meno di questa limitazione.

 

 

 

 

 

 

 

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