aljechin31.jpg

In una simultanea (alla cieca?) di Alechin contro alcuni gerarchi nazisti su una scacchiera si raggiunse una posizione che l'avversario di Alechin, dopo lunga analisi, giudicò persa e quindi abbandonò. Allora Alechin chiese se volesse continuare la partita a colori invertiti. L'altro, certo di vincere, accettò immediatamente. Alechin mosse e... l'altro si ritrovò in una posizione imprevista che, nuovamente, valutò persa per lui! Al conseguente nuovo abbandono, Alechin ripetè l'offerta di continuare la partita cambiando ancora i colori! Questa volta l'accettazione fu più meditata, ma non vedendo come ci si potesse salvare in quella che attualmente era la sua posizione, si dichiarò d'accordo a cederla ad Alechin. Che mosse e... vinse per la terza volta la stessa partita!!

 

Tra i più forti giocatori del mondo già all'età di 21 anni, Alechin vinse negli anni '20 la maggior parte dei tornei cui partecipò; nel 1927 divenne campione del mondo sconfiggendo José Raul Capablanca in quello che fu il più lungo incontro di un campionato del mondo tenutosi fino al 1984. Nei primi anni '30, Alechin continuò a vincere, a volte dominando, i tornei cui partecipava; col passare del tempo, tuttavia, i suoi risultati si fecero più altalenanti, effetto secondo alcuni del suo alcolismo.

 

 

Partecipò anche a cinque Olimpiadi degli scacchi come Capitano della Francia, vincendo premi in ognuna di esse (quattro medaglie e un "premio di bellezza"). Difese il suo titolo contro Efim Bogoljubov nel 1929 e nel 1934, prima di venire sconfitto da Max Euwe nel 1935. Due anni dopo Alechin riconquistò il titolo mondiale; lo scoppio della seconda guerra mondiale bloccò le trattative per un nuovo incontro con giocatori della nuova generazione come Paul Keres o Michail Botvinnik. Alechin morì in Portogallo nel 1946, ancora campione in carica.

 

Alechin è ricordato per il suo stile di attacco accanito ed ingegnoso, unito a una grande abilità nelle posizioni e nel finale. Introdusse numerosi innovazioni nel campo delle aperture, dando il suo nome alla difesa Alechin e a diverse altre varianti d'apertura. Alcuni sistemi statistici di valutazione dissentono sulla sua forza relativa agli altri giocatori della storia degli scacchi, ponendolo, all'interno delle loro liste "all-time", fra il quarto e il diciottesimo posto.

[Wikipedia]

difesa_Alekine.png

L'apertura denominata, appunto, difesa Alekine da lui ideata si incontra qualche volta nei tornei, ed è considerata una difesa ipermoderna per le idee che sottende. Potrebbe essere uno spunto per uno dei nostri tornei tematici.

Col tratto 1. ... Cf6 il Nero vuole attirare i pedoni bianchi in avanti, sperando poi nel loro indebolimento che li renderà bersaglio di facili attacchi. L'esordio di questa apertura a grandi livelli fece notevole scalpore, dato che sembrò una follia la cessione di spazio centrale al Bianco, ma Alechin dimostrò la validità di questa apertura ottenendo una vittoria ed un pareggio. Altri fautori di questo impianto furono Ernst Grünfeld e Adolf Albin.

[Wikipedia]

2700chess.com per maggiori dettagli