Lorenzo premiato

A distanza di qualche giorno dal reseoconto di Davide ci arriva anche quello di Lorenzo. Senza dubbio una delle promesse dello scacchismo Vicentino, Lorenzo, che appartiene al circolo di Asiago, ha disputato un torneo U16 al vertice, giocandosela con i migliori fino alla fine. Ma vi lascio al suo minuzioso racconto.

  

Dal 26 giugno al 02 luglio si sono giocati ad Olbia (in Sardegna) i 29^ Campionati Nazionali Under 16 di scacchi. Io, neo CM, mi ritrovo inaspettatamente 4^ nel ranking iniziale date le assenze dei più forti Moroni e Lodici. So bene che, oltre al Maestro Valerio Carnicelli, tutti gli altri avrebbero potuto giocarsela per arrivare sul podio. Però ero anche sicuro che per non fare brutte figure e perdere troppi ELO avrei dovuto fare almeno 6 punti su 9.

  

Al primo turno: di domenica l’abbinamento mi oppone a Giuseppe Marasà, un 2N con 1610 di ELO e poca esperienza, dati i suoi soli 5 tornei giocati. Decido di giocare la Pirc e la partita prosegue sulla parità fino a più o meno alla 25^ mossa, dopo la quale l'avversario sacrifica, sbagliando, una qualità; da lì in poi la vittoria diventa facile dopo una serie di scambi e un errore che porta il mio avversario a perdere un pezzo e ad abbandonare.

 

Secondo turno: dopo aver riposato la notte, arriva il primo turno mattutino del torneo, che mi vede giocare col bianco ancora in 4^ scacchiera contro il 2N milanese Federico Carli. Decido di giocare il Gambetto di donna e per fortuna la partita si sblocca, prima di quel che pensassi, a causa delle troppo azzardate spinte di pedoni sull'arrocco da parte del mio “rivale”. Dopo altre 10 mosse riesco a dare un scacco matto di cui io stesso mi meraviglio.

 

Al terzo turno: mi preparo ad affrontare col nero Christian Pirrello, un tosto 1N lombardo (ha chiuso il torneo in 5^ posizione!!). Visto il buon esito del primo turno insisto con la Pirc e la partita resta in bilico per 30 mosse. Sarebbe infatti bastato un piccolo errore da parte di uno dei due contendenti alla vittoria per cambiare l'andamento della partita, ma nessuno dei due molla e, accumulata la stanchezza dal turno della mattina, il mio avversario mi costringe ad entrare in un pattissimo finale di alfieri a binario unico.

Dopo il terzo turno, a punteggio pieno ci sono solo cinque giocatori e ciò dimostra come il torneo sia molto equilibrato.

  

Quarto turno: mi ritrovo a guerreggiare con il bianco con un altro neo-1N laziale, Giacomo Beccarini. Mi affido ancora al Gambetto di donna; la partita inizia bene. Già alla 15^ mossa riesco ad andare in vantaggio di qualità con un bel tatticismo, ma dopo inizio a giocare troppo passivo e sono obbligato ad andare “sotto” di un pedone. Successivamente sbaglia anche il mio avversario e riesco a recuperare ma purtroppo entro in un finale patto in cui sia il bianco che il nero farebbero fatica a vincere e non mi resta altro che accettare la patta.

 

Al quinto turno: affronto di nero (con la solita Pirc)  il fresco CM veronese Marco Zenari (2017 di ELO); come sua abitudine lui è aggressivo e solamente dopo 10 mosse entriamo in una posizione molto tattica. Durante la partita si sono visti molti capovolgimenti di fronte che hanno reso la sfida molto bella. Stranamente riesco ad andare in vantaggio di tempo e questo mi aiuta a portare a casa il punto nella mia partita più bella del torneo.

 

Al sesto turno: (quello del venerdì mattina) col bianco devo scontrarmi con un 1N sardo, Kilian Le Creurer (1779 di ELO). Decido di giocare un attacco torre. La partita prosegue sulla parità per circa 20 mosse, quando il mio avversario commette un errore, perdendo un pezzo e compromettendo il resto della partita che diventa, fortunatamente per me, semplice da vincere e che mi porta a 5 punti su 6 e nelle prime posizioni in classifica.

Infatti dopo il sesto turno mi vedo quarto e con uno dei migliori Bucholz del torneo.

 

Settimo turno: (lo avrei saltato !): capito in 1^ scacchiera contro il Maestro romano Valerio Carnicelli (2256 punti ELO) e spero ancora nella mia amata Pirc. Nonostante sia consapevole della forza dell’avversario provo a giocarmela ma vado in notevole svantaggio di tempo e per questo, fra la 15^ e la 20^ mossa, commetto un errore posizionale che mi porta a stare peggio e a dover buttar giù il re dopo un po' di mosse.

 

All'ottavo e penultimo turno: della manifestazione gioco sempre in quarta scacchiera col bianco contro il 1N leccese, Gabriele D'Urbano. Propendo per l’attacco torre. La posizione resta immobile sulla parità per più o meno 40 mosse ma sono in vantaggio di tempo e ciò porta il mio avversario a lasciare in presa un pedone. Da lì in poi riesco a guadagnarne altri due e il finale di donne, in cui entro, sarebbe vinto in tanti modi. Purtroppo sbaglio e il mio avversario è bravo a trovare il perpetuo e ad obbligarmi ad un'altra patta.

 

Nono ed ultimo turno: se vinco ho la possibilità di entrare fra i primi dieci, se perdo o patto posso dichiarare il torneo come un mezzo fallimento. Queste considerazioni mi accompagnano alla scacchiera (5^) dove l'abbinamento mi ha riservato col nero il 1N marchigiano Tiziano Patrignani (1898 di ELO). Non posso che affidarmi alla mia adorata Pirc. La partita non si mette molto bene per me perchè “sotto” di tempo e piuttosto schiacciato in difesa. Il mio avversario inizia a spingere i pedoni del suo arrocco in modo abbastanza azzardato e si indebolisce a mio vantaggio. Intorno alla 35^ mossa guadagno un pedone e successivamente anche una qualità. Nonostante il finale non sia proprio facilissimo da vincere, il mio avversario, probabilmente perché in zeitnot, compie un errore e, sfruttandolo, riesco nel mio obbiettivo di vincere.

 

Il torneo è finito. Sono sicuro di entrare nei primi 10 ma non riesco a capire ancora in quale posizione. Dopo un po' mettono fuori le classifiche, sono sesto e primo del Veneto. Questo mi rende felice e orgoglioso e pronto per tornare a casa dopo questa bellissima e indimenticabile avventura oltre il Tirreno.

 

P.S. Avendo giocato tutte le partite su scacchiere elettroniche mi hanno seguito gli amici dell’Altopiano e del  mio Circolo in particolare e tutti hanno promesso solenni spiegazioni ai miei infausti errori ma la cosa mi ha fatto comunque piacere perché mi hanno fatto sentire la loro vicinanza.

 

Lorenzo

 

 

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